AKA: I 5 Ambiti di Governo nei quali il buon Giorgio ha dato il meglio di sè e dimostrato la propria indiscutibile attitudine a governare il paese più potente della terra.
LA POLITICA INTERNA
Bisogna abbattere più alberi possibile per risolvere il problema degli incendi
(Earth Summit, Agosto 2002)
E’ un mito credere che io non so cosa succede. E’ un mito credere che io non sappia che ci sono opinioni che non si accordano con le mie, perché ne sono pienamente cosciente.
(Philadelphia, 12 dicembre 2005)
Direi che il momento migliore del mio mandato è stato quando ho preso un persico trota da tre chili nel mio lago
(Bild am Sonntag)
ECONOMIA
Le nostre importazioni provengono in sempre maggiore quantità dall’estero.
(Beaverton, Oregon, 25 settembre 2005).
Si tratta evidentemente di un budget. E’ pieno di numeri.
(5 maggio 2000)
POLITICA ESTERA
L’ambasciatore ed il generale mi stavano facendo rapporto sulla vasta maggioranza di irakeni che vogliono vivere in un mondo pacifico e libero. Noi troveremo queste persone e le assicureremo alla giustizia.
(Washington D.C., 27 ottobre 2003)
I nostri nemici sono innovativi e pieni di risorse? Lo siamo anche noi. Essi non cessano mai di escogitare nuovi modi di nuocere al nostro Paese ed al nostro popolo? E noi facciamo lo stesso.
(Washington D.C., 5 agosto 2004)
Sono onorato di stringere la mano ad un valoroso cittadino irakeno che ha avuto le mani tagliate da Saddam Hussein.
(Washington D.C., 25 maggio 2004)
Non c’è nulla di più profondo del riconoscere il diritto di Israele ad esistere. E’ questo il pensiero più profondo di tutti… Non mi viene in mente nulla di più profondo di questo diritto.
(Washington D.C., 13 marzo 2002)
LA FILOSOFIA POLITICA
Secondo me la guerra è un posto pericoloso.
(Washington D.C., 7 maggio 2003)
Io so in cosa credo. Io continuerò ad articolare ciò in cui credo e ciò a cui credo – io credo che ciò a cui credo è giusto.
(Roma, 22 luglio 2001)
La giustizia dovrebbe essere giusta.
(Washington D.C., 15 dicembre 2004)
In questo lavoro hai sempre un mucchio di roba che bolle in pentola: non c’è molto tempo per starsene tranquilli in poltrona, gironzolando per lo Studio ovale, tipo chiedendo ai ritratti appesi al muro “Come pensate che sarà la mia reputazione?”
(Washington D.C., 15 luglio 2005)
Secondo il mio giudizio, quando gli Stati dichiarano che ci saranno gravi conseguenze, e poi non ci sono gravi conseguenze, ciò crea conseguenze avverse.
(8 febbraio 2004)
POLITICHE SOCIALI
Anzitutto, lasciatemi dire molto chiaramente, i poveri non sono necessariamente assassini. Solo perché ti capita di non essere ricco, ciò non significa che tu voglia uccidere.
(Washington D.C., 19 maggio 2003)
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