
5) Robert Johnson
Solo l’aneddoto del patto col diavolo vale l’esistenza e l’ascolto di quest’uomo. In questo caso il tributo lo pagano tutti, Hendrix compreso. D’altro canto stiamo andando parecchio indietro col tempo. Prima ci si potrebbe infilare giusto Django Reinhardt, sennò prima ancora c’è Wagner…
4) Eric Clapton
(Ripley, 30 Marzo 1945) Soprannominato Slowhand (Mano lenta) e God (Dio), da Chuck Berry, definito anche The Man Of The Blues (L’uomo del Blues). Una volta ho letto da qualche parte che è considerato da molti l’alter ego bianco di Jimi Hendrix. In certi momenti comunica. Mi sembra che l’afferro ma poi mi scappa. Ci sono indubbiamente delle perle uniche. Ma per me finisce con i Cream: 1968, Royal Albert Hall……
3) B.B King
Si rispetta. Senti The Thrill Is Gone (che non è la sua…) e avverti sempre una forte sensazione di disagio tanto è bella. Non è in cima alle mie preferenze e forse non andiamo d’accordo. Non ho neanche un disco ma è quello che detiene il primato di quasi acquisto (innumerevoli volte ho un suo disco in mano e lo poso 5 minutiprima di arrivare in cassa…). Paga il prezzo di stare per me nella categoria dove risiedono Hooker e Waters… E lì purtroppo diventa una faccenda complicata…
2) Duane Allman
(Nashville, Tennessee, 20 novembre 1946) Potente. Incredibile però come ascolti delle session interminabili e non poni mai l’accento solo su di lui. Scivola via suonando assoli di interi quarti d’ora, che a un certo punto non ti sembrano più assoli, tanto è mescolato a tutta la sezione ritmica. Non l’avrei mai messo in seconda posizione… Forse perché non mi sarebbe mai venuto in mente. E’ una realtà della vita il fatto che mi godo di più i Lynyrd Slynyrd, ma se è vero che Free Bird è dedicata a lui e qualcuno l’ha messo in seconda posizione ne intuisco il motivo.
1) Jimi Hendrix
Quando sento quelli che dicono che Hendrix è superato e sopravvalutato mi viene da ridere. Sicuramente per onestà intellettuale occorre ammettere che oggi ci sono chitarristi che l’hanno ampiamente superato in tutto. Quello che però non si capisce è che a Jimi non ci si è solo affezionati o che è solo perchè è stato il primo guitar hero, Hendrix è fuori dal tempo. L’unico motivo per cui non mi sento affatto a disagio a commentare questa prima posizione è perchè non ci sono in classifica Fripp e Zappa (ma anche in quel caso si commetterebbe un errore perchè non è la top five dei 5 musicisti più influenti del 900…). Hendrix è il chitarrista. Ha dato un contributo unico nella storia. Lo puoi ascoltare a tutti i livelli. Ascolto Electric Ladyland da anni e ogni volta lo riscopro. Concludo, prendete un chitarrista, uno qualsiasi, bravo quanto vi pare, colto quanto vi pare, moderno quanto vi pare. Prima o poi, non c’è dubbio, farà qualcosa usando il wah-wah. Ed è lì che non si salverà mai e pagherà un tributo eterno
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