Nel mondo si intentano ogni giorno cause giudiziarie per i motivi piu’ bizzarri e ora il ‘Times’ ha deciso di pubblicarli in modo sistematico in una rubrica dal titolo “Weird Cases”. La rubrica, curata dal giurista Gary Slapper, è stata lanciata dal quotidiano britannico con la pubblicazione di alcune gemme degli ultimi anni.
5) Anagrafe Informatica
Nel 2007 A un papà di Zhengzhou, in Cina, è stato negato il permesso di chiamare il figlio “@”, ‘chiocciola’, perché intraducibile in mandarino.
4) Incomprensioni Radiofoniche
Nel 2007 Cathy McGowan, non poteva credere alle sue orecchie quando un dj di una radio nel Derbyshire (Inghilterra) le ha assegnato in premio una Renault Clio perché aveva risposto esattamente a un quiz radiofonico. La donna si è precipitata nella sede dell’emittente ma lì, la delusione: il premio non era altro che un modellino lungo una dozzina di centimetri. Citata in giudizio la radio, nel 2001 il giudice ha stabilito che il quiz aveva valore legale e l’emittente ha dovuto sborsare 12.000 euro.
3) Tasse e Parcelle
Nel 2004 un’anziana pensionata di St Augustin, vicino Bonn, ha chiesto a un avvocato, Jeurgen Graefe, di essere difesa perche’ l’erario le aveva chiesto 287 milioni di euro in tasse, nonostante le sue entrate non superassero i 17.000 euro l’anno. Il legale ha vinto la causa, ma siccome il diritto tedesco riconosce la possibilita’ di calcolare l’onorario in base alla percentuale dei soldi risparmiati dal cliente, il legale ha presentato alla sventurata signora un conto di 440.234 euro.
2) Attivista Astrologica
Nel 2005 L’astrologa russa Marina Bai ha citato in giudizio la Nasa, chiedendo un risarcimento milionario per aver “scombussolato l’ordine dell’universo”: nel mirino il progetto ‘Deep Impact’ e la sonda spaziale progettata per studiare l’interno di una cometa e portare alla luce i detriti provenienti dall’interno del nucleo. Secondo l’astrologa il progetto era “un atto terroristico”. Il tribunale di Mosca ha respinto al mittente la causa.
1) Truffe dall’alto
Nel 2005 Pavel M., un detenuto rumeno che sconta 20 anni di carcere nel penitenziario di Timisoara, ha denunciato per truffa l’Altissimo: il battesimo, sosteneva il querelante, è un contratto in cui – in cambio di offerte e preghiere – Dio ti tiene lontano dai guai.
La Top 5 del Giorno: Cause Giudiziarie Bizzarre
11/06/2009 di Corvo Rosso
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