Sei Morto!
No guarda, veramente…
Si, si sei morto, te lo dico io!
5) Gli Abba
Nel 1976 un giornale Tedesco riportò la notizia che l’intero gruppo fosse rimasto vittima di un disastro aereo dal quale sarebbe rimasta illesa solamente Frida; l’entourage del quartetto svedese si prodigò nello smentire la voce che in brevissimo tempo si diffuse a macchia d’olio provocando sgomento e disperazione fra i fans del gruppo, a più di 30 anni dall’avvenimento c’è ancora chi giura che qualcosa di losco si nasconda dietro questa vicenda.
4) Pippo Franco
Gira da tempo nel web una grottesca leggenda secondo cui Pippo Franco sarebbe morto nei primi anni ottanta , nel 1983 per l’esattezza, assassinato da un agricoltore a cui stava rubando le mandorle (Sembra che Pippo sia ghiotto di questo frutto e che all’epoca si fosse introdotto di soppiatto nel campo del suddetto agricoltore). Mentre una rivista si apprestava a pubblicare la notizia, documentata fotograficamente, sarebbe stato istituito dalla Rai (All’epoca datrice di lavoro di Pippo Franco) un concorso per trovarne il sosia. Il Pippo Franco attuale sarebbe dunque un certo Salatino Fulvio Franco, contrabbandiere del Sud Italia, secondo alcune fonti addirittura imparentato con Nitto Santapaola.
3) Dolly Parton
Notizia freschissima, risalente all’agosto scorso; alcuni media statunitensi hanno scosso il mondo della musica con una notizia che annunciava la morte di Dolly Parton, cantante Country seguitissima negli Stati Uniti e Icona Sexy per i carcerati stelle e striscie. Durante una partita di baseball sul tabellone luminoso era apparso infatti l’annuncio della scomparsa della cantautrice country, poi ripreso da Fox News con maggior clamore nelle edizioni serali dei notiziari.
La musicista, che naturalmente non è morta, ha preferito non pubblicare comunicati ufficiali preferendo, semplicemente, apparire al Tonight Show e non cancellare il suo tour attualmente in corso.
2) Danilo Bertazzi aka Tonio Cartonio
Protagonista indiscusso delle leggende metropolitane di casa nostra, sul suo conto girano un’infinità di storie meravigliose: sembrerebbe essere il figlio segreto di Mike Bongiorno (Provare per credere: guardate le foto dei due accostate), sarebbe malato di AIDS fin dai tempi della Melevisione, avrebbe scontato in carcere una condanna per Pedofilia (Per questo l’allontanamento temporaneo dalla televisione) ma soprattutto, a quanto dicono i beninformati, dovrebbe essere morto già 2 volte.
Quando Bertazzi smise di interpretare “Tonio Cartonio” ne “La Melevisione”, sparì per un po’ dalla scena televisiva (Probabilmente, come già detto, per scontare a Rebibbia una condanna per Pedofilia, secondo il sito della Melevisione invece era “In missione in Città Laggiù per evitare che i bambini si dimentichino del Mondo di Fiaba”, copertura debole e poco convincente, a nostro avviso). Questa fu l’occasione di spargere su internet la voce che fosse morto di overdose. Tutti credettero a questa versione, poichè non lo si vedeva più in tv e su internet la voce era sempre più frequente. Poi Bertazzi tornò a fare televisione, ed ecco che anche se era apparentemente evidente che non fosse deceduto, alcuni continuarono a pensare che quello fosse un sosia, chiamato Danilo Bertazzi per non screditare l’immagine de “La Melevisione”; il programma infatti doveva andare avanti, visto che faceva enormi ascolti e un rimpiazzo per Bertazzi non poteva essere sufficiente. La dirigenza RAI pensò così di indire un concorso per trovare, così, scherzosamente, un sosia di Bertazzi; fu trovato in un certo Guglielmo Campobello di Galatina (LE) , il quale, dopo numerosi interventi chirurgici ed un profondo studio dei comportamenti assunse la personalità e prese così il posto dell’originale. Numerosi indizi e rimandi a questa storia si possono trovare guardando le puntate della “Melevisione” e di “Trebisonda“.
Per wikipedia sarebbe morto una seconda volta in un’ incidente stradale il 5 marzo 2009, di ritorno da una rappresentazione teatrale a Roma, notizia prontamente smentita dall’attuale sosia di Bertazzi, comunemente noto nell’ambiente televisivo come “Falsonio”.
1) Paul è morto, evviva Paul!
Il fattore scatenante di questa storia può essere fatto risalire al 1969, quando durante una trasmissione radiofonica della stazione WKNR di Detroit, il disc-jockey Russ Gibb riceveva la telefonata di un misterioso ascoltatore, tale “Alfred”, che sosteneva di conoscere un agghiacciante segreto della vita dei Beatles. Il fantomatico Alfred, in diretta radiofonica rivelò che Paul Mc Cartney era morto in un incidente stradale avvenuto il 9 Novembre 1966.
In quel periodo, i Beatles erano impegnati nella realizzazione del’album che avrebbe dato una svolta alla storia del rock: Sgt. Pepper’s lonely hearts club band. Nel corso della telefonata, Alfred citò alcuni articoli tratti dal giornali inglesi, a proposito di un incidente avvenuto alle cinque del mattino del 9 Novembre 1966. Il guidatore dell’auto distrutta, completamente sfigurato, non era stato identificato. Ma secondo Alfred aveva un nome: Paul McCartney. Dopo quattro mesi dall’incidente, nel febbraio 1967, il fan club ufficiale dei Beatles lanciò, senza una apparente ragione, uno strano concorso: «Cerchiamo il sosia di Paul McCartney». Centinaia di persone, da ogni parte del mondo, spedirono la loro foto e si presentarono alle selezioni indette dal fan club. Il vincitore del concorso no fu però mai nominato….Perché? Forse per nasconderlo. Secondo il misterioso Alfred, infatti, il sosia di Paul fu trovato davvero, il quale, dopo “ritocchi” ai lineamenti e alla voce, ne prese il posto. L’industria discografica, dunque, avrebbe sostituito Paul con un sosia. Con la complicità di Lennon, Harrison e Starr. Sembra però che questo terribile segreto abbia generato una sorta di senso di colpa dalla band, a giudicare dai vari indizi lasciati sugli album e le canzoni. Indizi lasciati quà e là, per far trapelare un terribile segreto o per fare forse un simpatico scherzo a milioni di fan?
Ad esempio, sulla copertina di Magical mistery tour (1967), Paul è l’unico a tenere una rosa nera invece di una rossa, ed inoltre, in una immagine di gruppo, sulla batteria di Ringo, troviamo la scritta «Love 3 Beatles » …ma i Beatles non erano in 4? Sempre in Magical mistery tour, Paul e compagni indossano delle maschere. Una di esse raffigura un tricheco. Secondo la simbologia delle leggende nordiche (vecchia passione di Lennon) il tricheco rappresenta la morte. Quale, dei quattro Beatles indossava questa tetra maschera? La soluzione ci viene offerta da Lennon nella canzone Glass onion (The Beatles, 1968), in cui si dice : «Vi avevo parlato del tricheco. Ebbene, ecco un’altra pista per voi: il tricheco era Paul».Ma la canzone, a nostro avviso più diretta ed eloquente, perché così maledettamente inquietante è Strawberry fields forever (Magical mistery tour ,1967), dove, alla fine, dopo un pezzo strumentale psichedelico, Lennon sussurra «..I’ve buried Paul», «..Ho sepolto Paul».
danilo bertazzi (tonio cartonio ) è vivo e non è mai morto,non ha aids non è mai stato in prigione per pedofilia e sta bene.guglielmo campobello non esiste.ciao
EHEHEHEHE
Infatti sono leggende metropolitane, che spesso, a differenza delle leggende vere e proprie, non hanno nemmeno il famoso “Fondo di Verità”…
Ciao!
Ma quante balle! Danilo sta benissimo, mai stato in prigione e mai avuto problemi di droga…diciamo che la rai è stata la vera “assassina”!!! Lui subì un intervento chirurgico molto delicato e venne tagliato fuori per quello…che schifo!
Danilo Bertazzi è vivo e infatti interpreta un nuovo ruolo alla Melevisione.