Qualche mesetto fa, il sito internet http://www.contribuenti.it ha stilato la classifica delle tasse che gli italiani odiano di piu’ pagare: non che esistano tasse che il popolo Italiano ami in modo particolare, ma ce ne sono alcune (Vista anche la crisi economica imperante) che non hanno alcuna ragione di esistere, o che semplicemente i cittadini trovano inutili.
Le più detestate? le tasse indirette, quelle che non tengono conto di una ridistribuzione in base agli introiti annuali del singolo cittadino; insomma quelle che sono uguali per tutti: milionari o clochard. Entriamo però nel dettaglio e vediamo la composizione della classifica:
5) Ticket sanitari:
Sono in pratica il costo dovuto per le prestazioni mediche di cui usufruiamo, ovviamente per quanto riguarda le strutture pubbliche (Ospedali, ambulatori et similia..); ma non ci avevano detto che le tasse servivano a coprire anche questo tipo di spese? Misteri insondabili dell’erario….
4) Canone depurazione acque reflue:
E’ una tassa dovuta dovuta da chiunque scarichi direttamente o indirettamente acque reflue nella pubblica fognatura. Con sentenza n° 335 dell’11/10/2008 la Corte costituzionale ne ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, eppure la maggior parte dei comuni Italiani non sembra volerne fare a meno, con buona pace dei cittadini…
3) Tarsu / Tia:
E’ conosciuta dal grande pubblico come la tassa per lo smaltimento dei rifiuti o la tariffa di igiene ambientale, una novità interessante che non possiamo esimerci dal comunicare ai nostri lettori/ascoltatori:
In Italia, la TIA viene considerata una “tariffa” ( e quindi soggetta ad IVA) ma in realtà le direttive europee considerano i costi per lo smaltimento dei rifiuti che deve pagare il cittadino come una “tassa” ( e quindi non soggetta ad IVA, visto che sarebbe una tassa su una tassa), dunque i cittadini hanno diritto ad un rimborso sul sovrapprezzo pagato negli ultimi anni, informatevi!
2) Canone Rai:
Al secondo posto il CANONE RAI, che altro non sarebbe se non “un tributo sul possesso di apparecchi riceventi trasmissioni radio-televisive“, come dire: potete anche non avere una tv e non godere del Faccione di Massimo Giletti e dell’ilarità di Luca Giurato, ma se possedete un qualunque apparecchio atto a riprodurre delle immagini video dovete da pagà…
1) Accise su benzina:
Che cosa sono? Quelle piccole, fastidiosissime aggiunte che contribuiscono a rendere più caro, sensibilmente, il costo di un litro di benzina; quasi il 70 per cento del prezzo finale di un litro di carburante e’ rappresentato proprio dalle accise.
Anche se molte delle accise furono a loro tempo introdotte per contribuire economicamente alla ripresa dopo l’insorgere di eventi straordinari e imprevedibili (In molti casi disastri naturali) a tutt’oggi non risultano ancora rimosse, pur se in alcuni casi l’evento in questione è del tutto dimenticato dalla memoria storica dei cittadini e gli stessi beneficiari sono sotto terra da decine di anni per cause naturali; qualche esempio per rendervi l’idea:
- 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935 (0,001 euro);
- 14 lire per la crisi di Suez del 1956 (0,007 euro);
- 10 lire per il disastro del Vajont del 1963 (0,005 euro);
- 10 lire per l’alluvione di Firenze del 1966 (0,005 euro);
- 10 lire per il terremoto del Belice del 1968 (0,005 euro);
- 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976 (0,051 euro);
- 75 lire per il terremoto dell’Irpinia del 1980 (0,039 euro);
- 205 lire per la missione in Libano del 1983 (0,106 euro);
- 22 lire per la missione in Bosnia del 1996 (0,011 euro);
- 0,020 euro (39 lire) per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004.
Il tutto per un totale di 0,25 euro (486 lire). Su queste accise viene applicata anche l’IVA, per un totale di 0,30 euro.
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