5) Fenomenologia dell’Autostop
Il lavoro al quinto posto di questa speciale classifica è opera dell’esimio psicologo Gad Saad, scienzato evoluzionista, autore del best seller “The Evolutionary Bases of Consumption”, è stato pubblicato nel settembre dello scorso anno sulle pagine virtuali della prestigiosa rivista online Psicology today, e dimostra scientificamente che gli automobilisti sono più propensi a dare una passaggio alle autostoppiste con grandi seni.
4) Sessualità in fasce
Lo scorso aprile gli scienziati della London’s City University hanno sentito il bisogno di dimostrare empiricamente una verità fondamentale. Secondo lo studio i bambini amano le macchinine, mentre le ragazzine adorano giocare con le bambole. L’ideatrice dello studio, Sara Amalie O’Toole Thommessen, ha annunciato trionfante alla Bbc: «Siamo rimasti incredibilmente sorpresi nel constatare che i maschietti hanno diverse preferenze dalle donne anche quando sono davvero piccoli».
3) Weekend e Tempo Libero
Pubblicato sulla rivista Journal of Social and Clinical Psychology lo studio in terza posizione è intitolato “Weekend, lavoro e benessere” e conferma che le persone sono più felici e si sentono meglio dal venerdì sera alla domenica pomeriggio, ovvero quando sono liberi dal lavoro, mentre odiano il lunedì.
2) “Le conseguenze dell’attrazione femminile e l’eroticità: test realistici con cameriere dei ristoranti”
E’ stato portato a termine da Michael Lynn, docente della Cornell University. Dopo una lunga ricerca sul campo l’esperto di alimentazione ha potuto confermare come le cameriere con i seni grandi riescono a ottenere mance più ricche dai clienti. A chi gli faceva notare l’ovvietà dei risultati, il professor Lynn ha risposto: «È sempre giusto dimostrare scientificamente ciò che appare scontato alla gente».
1) La piaga del Doping
Al primo posto l’Agenzia mondiale anti-doping, che è riuscita a commissionare quello che è stato definito “lo studio più ovvio di sempre”. Dopo aver scoperto che 96 atleti avevano assunto ormoni della crescita per aver prestazione migliori, l’Agenzia ne ha voluto sapere di più. Alla fine la ricerca ha confermato che gli ormoni della crescita migliorano le performance degli atleti.
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