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Archive for the ‘Top 5’ Category

Fonte: Rob Zombie

5) L’Assedio dei Morti Viventi

Bob Clark, regista del classico A Christmas Story, e la star Alan Ormsby hanno dato vita a questo film bizzarro con un cadavere di nome Orville. Un gruppo di hippies si reca su un’isola sperduta chissà dove. Il loro obiettivo è resuscitare i morti, e indovinate un po? la cosa Funziona. Un film veramente strano per il suo genere.

4) Zombi 2

A partire dalla prima scena, ambienta su una barca apparentemente vuota (tranne che per i vermi e le larve) che galleggia al largo di New York City, ecco che nasce un nuovo tipo di zombie movie. E in un istante è subito cult! Per non parlare della scena che mostra il combattimento tra uno zombi e uno squalo. Ancora oggi mi chiedo: “Come cazzo ha fatto a girarla?”. Fulci è un genio.

3) La Notte dei Morti Viventi

Questo film low budget indipendente del 1968 è un terrificante esercizio di orrore. La scelta di una casa sperduta come ambientazione dona il giusto tono a questo incubo claustrofobico. Contiene anche uno dei più copiati finali shock della storia del cinema. (E’ anche uno dei pochissimi film horror in cui il tizio nero non muore per primo, ulteriore nota di merito bel il buon Romero N.d.C.R)

2) L’Isola degli Zombie

L’unico vero film zombie classico del 1930, l’età d’oro del cinema dell’orrore. Dopo il grande successo del Dracula della Universal, Bela Lugosi crea un altro personaggio iconico del cinema horror: Legendre. Sono anche abbastanza sicuro che si tratti della prima volta che la parola “zombie” viene usata ll’interno di un film. Perché questo film non sia amato come Dracula o Frankenstein è un mistero.

1) Zombi

Questo capolavoro di Romero non ha cominciato niente, ma sicuramente ha segnato gli standard degli zombie movie a venire. Il sangue, le budella, gore sono molto presenti, ma al suo centro c’è uno studio sui personaggi molto accattivante, che riguarda un piccolo gruppo di sopravvissuti. Ken Foree spicca su tutti. L’intensità di tutto il film si può individuare nel suo volto immobile verso la fine del film, quando, di fronte alla morte certa, è pronto ad uccidersi.

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Fonte: Wired.it

5- Berlusconi Nobel per la Pace. Sul serio?

Quando nel settembre 2009 è apparso su youtube il videoclip ” La Pace può” in molti hanno pensato a uno scherzo. Ma è bastato notare che le votazioni erano state disattivate e che a fronte di 30.000 visualizzazioni i commenti erano solo 5 (e tutti positivi), per capire che quelli del comitato per il Nobel a Silvio Berlusconi facevano sul serio. Per peggiorare il tutto, il video è subito stato clonato e lasciato in balia del popolo della rete. Che ha risposto con migliaia di commenti (irriferibili).

4- Mastella e la guerra dei cloni:

Nel settembre del 2007 Mastella (allora Ministro della Giustizia) apre il suo blog personale, aggiunge messaggi con regolarità ma fa un imperdonabile errore: decide di mettere un filtro a maglie strettissime ai commenti. Ne riceve a centinaia, li legge in anteprima e ne pubblica pochissimi. La risposta della rete è immediata. In pochi giorni fioccano cloni del blog (es: http://clementepastella.blogspot.com/). Stessa grafica, stessa impaginazione, anche i post sono gli stessi pubblicati dal politico. La differenza? I commenti sono liberi. Il risultato? Nel giro di una settimana i blog clonati sono più frequentati dell’originale. Il blog chiuderà i battenti dopo pochi mesi…

3- Su facebook puoi sostenere Berlusconi, senza saperlo:

Sei giorni dopo il lancio della statuetta in piazza Duomo, alcuni utenti facebook si sono svegliati scoprendo di essere tra i membri di gruppi come “Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan di Massimo Tartaglia”, pur non essendosi mai iscritti al gruppo. Svelato il mistero, gli utenti si erano iscritti a gruppi di aste al ribasso e made in Italy, i cui nomi sono stati poi cambiati dagli amministratori. Una mossa che il popolo della Rete non ha digerito.

2-L’irreprensibile inglese di Francesco Rutelli:

Provate a scrivere “Rutelli” nel motore di ricerca di youtube. Il primo video che comparirà è quello con cui l’allora (2007) ministro dei Beni e delle Attività Culturali aveva deciso di salutare i visitatori del sito Italia.it. A causa della pessima pronuncia inglese e delle banalità snocciolate dall’ex Sindaco di Roma, questo clip è tutt’oggi uno dei più esilaranti a circolare in rete.

1- Letizia Moratti e il caso Sucate

Durante la campagna elettorale 2011 lo staff  Twitter della Moratti era impegnatissimo a rispondere alle questioni sollevate dagli elettori Milanesi: le risposte erano però generiche ed elusive. Così un utente diffidente che voleva sottolineare l’automatismo delle risposte si è finto interessato ai problemi dell’immaginario quartiere di “Sucate” e di una “moschea abusiva” in “via Giandomenico Puppa”. Il povero addetto all’account di Twitter del sindaco non si è fatto sfiorare del dubbio e ha tempestivamente risposto. Il risultato è stato ovviamente lo scatenamento di una serie di sghignazzi online, e la nascita di una nuova competizione creativa intorno ai problemi del quartiere di Sucate.

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5) Il bacio si è fermato a Eboli

Guai scambiarsi effusioni in macchina. Per le coppiette è bene baciarsi con gli occhi bene aperti: pena 500 euro di multa.

4) A Venezia, niente castelli

Nella vicina Eraclea è vietato costruire castelli di sabbia e fare buche, perché ostruiscono il passaggio ai bagnanti. Bandita anche la raccolta di conchiglie sul lungomare. E come se non bastasse, non si può passeggiare sulla spiaggia senza maglietta. Il tuffo a torso nudo è ancora consentito.

3) Panchina che vai…

A Voghera non ci si può sedere sulle panchine dopo le 23 in più di tre persone mentre, e a Viareggio non ci si possono poggiare i piedi. A Sanremo invece solo se avete dai 13 ai 59 anni non potete sedervi ai bordi delle aiuole. Se non rientrate in quella fascia d’età avete campo libero.

2) A Trento un divieto al divieto

Nella città non si possono rubare, danneggiare o produrre autonomamente cartelli di divieto.

1)A Brescia è vietato morire

Il comune ha chiesto ai cittadini di non morire. Motivazione? manca lo spazio per ampliare il cimitero. Tutti i viventi però hanno un altro obbligo da rispettare: non possono sedersi ai piedi di monumenti storici. Quest’ultimo provvedimento è stato adottato anche a Reggio Emilia

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5) Il Trionfo dell’ultrapiatto  

La moda dell’ultrapiatto dilaga, spesso senza senso apparente (E ancora più spesso senza proprio alcun senso): al quinto posto a pari merito il Whirpool Glamour, ovvero  un forno da cucina ultra piatto (L’ideale per cuocere le teglie di pizza in verticale, la nuova frontiera della cucina del XXI secolo) e il Gateway’s One,  proposto da Tegue ed Apple, che ci propongono un pc che assomiglia ad un televisore ultrapiatto (E qui la novità dove sarebbe?).

4)  Firebug lamp 

Richard Choi dell’azienda Londinese RicharDesign ci propone la Firebug lamp, una luce continua che funziona con l’acqua. In pratica due bottiglie assemblate fra loro che si illuminano con lo scorrere dell’acqua, straordinario no?

Una sorta di moderna clessidra, con l’acqua che sostituisce la sabbia, un vero pezzo d’arredamento che non può mancare nelle case degli appassionati di bottiglie di plastica.

3) La Moda delle Biciclette   

Mission Motors ci propone la sua motobike elettrica, una bici sportiva che e’ in grado di raggiungere anche le 150 miglia orarie; per gli amanti della tecnogia sappiate che è dotata persino di  una connessione wireless, cosa poi ci si debba fare con una connessione wireless su una bicicletta elettrica rimane a tutt’oggi un mistero…

La terza posizione è però occupata a pari merito con Ville, un’innovativa bicicletta portatile che funziona anche come carrello del supermercato.

2) Nano Garden   

Il Nano Garden non è, come qualcuno potrebbe erroneamente pensare, un simpatico nano da girdino anglofono, ma altro non è che un giardino in scatola, disegnato da Hyundai, per poter portare la natura e l’orto anche nelle case piu’ piccole. Un monitor ci fornirà consigli utili e dirà costantemente quello che dobbiamo fare per mantenerlo in vita. In soldoni? Un Tamagotchi meno elettronico e più salutare.

1) ATNMBL

Al primo posto troviamo l’auto vocale progettata a Mike & Maaike, uno studio di design con sede a San Francisco: l’autonomobile o ATNMBL, come e’ stata chiamata, sara’ in produzione dal 2040 ed e’ in grado di funzionare solamente a comando vocale.

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Un Omaggio di Corvo Rosso al buon vecchio Osama Bin Laden.

5) Una Folta barba

Brutta avventura per James Hetfield dei Metallica a Londra. Il frontman della band è stato fermato dalla polizia dell’areoporto di Luton, alle porte della capitale Britannica. Anche le rockstar quindi possono cadere vittime della paranoia del terrorismo. Hetfield era giunto a Londra per suonare al Live Earth, ma la polizia aeroportuale non si è fidata della sua barba bionda e l’ha trattenuto per accertarsi della sua generalità e varie domande di rito per capire se aveva dei legami con le cellule terroristiche. Una mezzora circa di confronto è trascorsa prima che gli agenti riconoscessero Hetfield per quello che realmente è.

4) l’album “London Calling”

Strana disavventura per il ventiquattrenne Harraj Mann, inglese di origini indiane che nei giorni scorsi si stava recando all’aeroporto di Durham, in Gran Bretagna. La polizia l’ha infatti fermato e interrogato sospettandolo di essere un terrorista per aver cantato alcuni versi di ‘London calling’, famosa canzone dei Clash

Mann si stava recando in aeroporto in taxi quando ha chiesto al tassista il permesso di collegare il proprio lettore mp3 all’impianto dell’auto per ascoltare alcune canzoni. Dopo i Beatles ed i Led Zeppelin, che il tassista ha mostrato di apprezzare cantando i brani assieme a Mann, sono però arrivati i Clash e in particolare il punto di ‘London calling’, la loro canzone più famosa, in cui si sente la frase ‘Now war is declared / and battle come down’. Il tassista, evidentemente fin troppo memorie degli attentati del 7 luglio, non ha gradito e, una volta sceso il passeggero, l’ha denunciato alla polizia come possibile attentatore e dirottatore di aerei. La polizia ha quindi fermato Mann all’aeroporto, ma gli accertamenti l’hanno subito scagionato: per fortuna il ragazzo ha preso la cosa con filosofia, affermando che ‘probabilmente al tassista i Clash non piacevano, però chiamare la polizia mi è sembrato un po’ eccessivo’.

3) Una capiente valigia vuota

Questa è la storia di una turista messicana, sbarcata a Fiumicino il 14 settembre 2007 per andare a trovare sua figlia a Lanciano. Arrivata qui, la sorpresa: una delle sue valigie non si trovava più. La donna, che arrivava da Città del Messico, ha immediatamente denunciato lo smarrimento del bagaglio alle autorità aeroportuali, precisando che la valigia in questione era partita da Città del Messico vuota, in modo da poter avere un bagaglio in più al momento del suo ritorno a casa. Ma la sorpresa più grande doveva ancora arrivare: pochi giorni dopo le è stata consegnata a casa, accompagnata da una pattuglia dei carabinieri, una valigia con il suo nome sull’etichetta. E quando l’ha aperta ci ha trovato dentro della cocaina. Con conseguente reazione da parte degli amici Carabinieri. Con molta probabilità, come apprendiamo dal Messaggero, alcuni narcotrafficanti hanno cercato di portare la droga in Italia. E per farlo hanno sostituito la valigia della signora, con una piena di 20 chili di cocaina pura per un valore di 7 milioni di euro. Droga che era stata sapientemente nascosta dietro del caffè e camere d’arie di gomme da bici.

2) Un nome scomodo

Bloccato per ben tre volte in aeroporto e sospettato di essere un terrorista. Si è trasformata in un incubo la vacanza negli Usa del piccolo Javaid Iqbal, 7 anni, la cui unica colpa è quella di chiamarsi come un pachistano arrestato anni fa negli Stati Uniti e comunque mai condannato per terrorismo (L’uomo era solo un Serial Killer..). Il bambino viaggiava in compagnia della famiglia, di origini saudite e emigrata in Inghilterra, ed è stato fermato per ore per dei controlli negli scali di Manchester, Orlando e Philadelphia. In quest’ultima occasione, lui e i suoi famigliari hanno anche perso il volo. A darne notizia sono il Blackburn Citizen e il Daily Mail.

1)Una Penis Pump!

L’episodio e’ accaduto negli Stati Uniti, e dimostra l’alto timore per nuovi attacchi terroristici. Gli uomini della sicurezza dell’aeroporto O’Hare di Chicago hanno fermato Mardin Amin durante le operazioni di imbarco a causa di una borsa giudicata sospetta che, dopo un primo veloce controllo, hanno giudicato pericolosa. In realta’ l’involucro non era esplosivo, ma conteneva una pompa per il pene, ossia un oggetto che in teoria dovrebbe aumentare le dimensioni del proprio sesso. Nell’aeroporto americano e’ immediatamente scattato l’allarme terrorismo, provocando ritardi negli imbarchi e nella partenza dei voli.
Secondo quanto raccontato dall’avvocato di Amin si tratterebbe di un equivoco causato dagli uomini della sicurezza: il ragazzo viaggiava infatti con sua madre e con due bambini piccoli, e la richiesta di mostrare il contenuto della borsa da parte degli addetti al controllo ha creato grosso imbarazzo al giovane iracheno. Alla domanda il ragazzo avrebbe infatti risposto farfugliando di fronte alla madre “a pump”, mentre gli addetti alla sicurezza, indotti anche dalla nazionalita’ dell’uomo, avrebbero capito “a bomb”, una bomba appunto.

Mardin, grazie al suo attrezzo per aumentare le dimensioni del suo sesso, e’ riuscito in un colpo solo a fare una figuraccia di fronte alla madre e di fronte al mondo intero, e rischia di dover pagare una salata multa per procurato allarme in tempi di paura del terrorismo: un vero record..

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