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Posts Tagged ‘Bridgeville’

5) Londra:all’asta quadri di scimpanzè

https://i0.wp.com/www.artistsezine.com/Animals%20as%20Artists/Congo%20Portrait.jpgDopo Picasso, Gaugin, Warhol, Van Gogh e molti altri grandi nomi dell’arte, Londra si appresta ad accogliere le opere di Congo, scimpanzè con il vizio del pennello definito negli anni Cinquanta il “Cezanne delle scimmie” A giugno, infatti, per la prima volta al mondo nella capitale britannica verranno messi all’asta tre suoi quadri. Rari esempi di “espressionismo astratto”, i pezzi da collezione di Congo verranno venduti dalla casa d’aste Bonhams a circa 1.200 euro.
Lo scimpanzè artista aveva raggiunto notorietà internazionale intorno agli anni Cinquanta, quando le sue opere erano state esposte sempre a Londra su iniziativa dell’antropologo e scrittore Desmond Morris. Artista prolifico ma non molto apprezzato, Congo aveva realizzato, tra i 2 e i 4 anni di età, 400 disegni e pitture. Guardandolo dipingere, Morris (autore del best seller “La scimmia nuda“) si era convinto che le scimmie avessero una spiccata percezione artistica.

Grazie al suo impegno e alla sua promozione, Congo poi era diventato la star di un programma televisivo sugli animali. Insieme alle opere dello scimpanzè, il 20 giugno la casa d’aste Bonhams metterà in vendita altri quadri di Auguste Renoir e Andy Warhol. Secondo quanto riferito dal direttore di Bonhams, i quadri potrebbero essere venduti per una cifra intorno ai 1.200 euro.

“Dubito che sia mai stata venduta all’asta in precedenza un’opera di uno scimpanze”‘, ha precisato con orgoglio Howard Rutkowski, responsabile delle collezioni di arte moderna e contemporanea della casa d’aste. Secondo i suoi ammiratori ed estimatori, Congo impugnava correttamente matite e pennelli, senza mangiarli, e non andava mai oltre la superficie del foglio o della tela. A Londra sbarcano le opere di una star d’eccezione: Warhol & Co. saranno certamente in buona compagnia. Fonte Tgcom.it


4) Aulla: all’asta la statua di Bettino Craxi.

https://i0.wp.com/3.bp.blogspot.com/_TbUUaCHZvQ0/SPWszEbjItI/AAAAAAAACjs/juQucv7yAto/s320/Statua+Craxi+Aulla.jpgAd Aulla, per tanto tempo, nella piazza principale c’e’ stata una statua dedicata a Bettino Craxi, lo storico leader del Partito Socialista. Ma presto quella statua, con tutta probabilita’, verra’ messa all’asta. Pare, infatti, che il comune abbia bisogno di soldi: e quindi mettera’ all’asta la statua di Bettino Craxi. E poi anche il sindaco di Aulla, Roberto Simoncini dell’Udc, lo ha confermato: “Quella statua è tutta in marmo di Carrara, quindi ha un valore economico non indifferente. La si può mettere all’asta, tanto più che la figura di Bettino Craxi è stata rivalutata e anch’io credo che sia stato uno statista cui rendere omaggio. La piazza resterà intitolata a lui“. Pero’ la statua verra’ venduta per poter riempire le casse del comune.

Lo scopo “è anche quello di fare cassa, tanto che stiamo valutando se mettere all’asta anche la statua di Pantani e la stele su Tangentopoli, anche queste in marmo di Carrara: sono in corso le perizie“. Fonte Il Tirreno


3) Olivares de San Nicolas, all’asta l’intero paese compresi gli abitanti

Il giudice di Buenos Aires Carlos Molina Portela ha sentenziato che il 18 dicembre le terre di proprieta’ dell’impresa Olivares y Vinedos di San Nicolas, su cui sorge il paesino, saranno vendute all’asta a causa della montagna di debiti da essa contratti con il Banco Frances. Questa vicenda ha fatto scalpore in Argentina, per la memoria ancora fresca fra l’altro dell’asta lo scorso anno per il villaggio di Los Amores (provincia di Santa Fe) dove 44 famiglie hanno rischiato di perdere le loro case. Per la verità, le vendite all’incanto di piccoli centri abitati, non sono una novità, in particolare negli Stati Uniti, dove sul portale e-Bay sono stati venduti, nel 2002 e nel 2006, Bridgeville in California (1,7 milioni di dollari) e Warren in Connecticut (cinque milioni). Inutile dire che fra gli abitanti di Olivares de San Nicolas, per lo più poverissimi discendenti di emigrati spagnoli ed italiani, l’allarme e’ grande: se la vendita sarà conclusa, almeno 500 persone (delle 800 che costituiscono la popolazione totale) potrebbero dover fare le valigie e abbandonare le proprie case. I nuovi proprietari, potrebbero perfino esigere la totale disponibilità di numerosi edifici pubblici che sono stati costruiti sulle terre messe all’asta: chiesa, scuola, mensa, commissariato di polizia, sede del giudice di pace e pronto soccorso, nonché vari negozi di generi di prima necessità. La vendita all’asta, fissata in un primo tempo per il 30 maggio, era stata differita a dicembre per l’intervento del governo della regione. Nella sua sentenza, il giudice Molina Portela non ha accolto ne’ la richiesta degli abitanti di escludere dalla vendita l’area su cui e’ costruito il centro abitato, ne’ la richiesta dell’impresa di saldare il debito di un milione di dollari con il provento del prossimo raccolto previsto per marzo. Il sindaco, Antonio Carmen Heredia, ha precisato che sono 65 le case incluse nella vendita all’incanto, per cui è naturale la ‘’grande preoccupazione’’ degli abitanti, molti dei quali vivono là da più di 60 anni. Fonte: Quotidiano.net


2) Chiaravalle: Lapidi all’asta per i funerali dei poveri

https://i0.wp.com/utenti.lycos.it/jsfcnc/images/chiaravalle1.jpgDa inizio dicembre i monumenti funebri in scadenza di concessione nel cimitero di Chiaravalle, che non verranno richiesti dai cittadini proprietari, saranno rimossi, conservati e, dopo le dovute perizie, messi all’asta dal Comune. Il ricavato verrà destinato alla manutenzione dei cimiteri milanesi e per sostenere le spese funerarie a carico di famiglie in difficoltà economiche. E’ una delle novità del nuovo regolamento comunale di Polizia Mortuaria approvato in Consiglio comunale, valida non solo per questa realtà ma per tutti i cimiteri della città, ad esclusione del Cimitero Monumentale.

A Chiaravalle sono per ora trecento i monumenti integri e le lastre tombali con uno spessore non inferiore ai 10 cm che, una volta verificate le qualità delle materie prime e il loro stato di obsolescenza, saranno destinati alla vendita con un prezzo di partenza commensurato al loro valore e collocabile nel mercato. Complessivamente sono invece 1.200, da dividere equamente in lotti, il più possibile omogenei per quantità e valore. Fonte: MilanoFinanza


1) Scozia: Ceneri all’asta a un penny a sacchetto

https://i0.wp.com/www.italica.rai.it/immagini/arte/etruschi2/urna1.jpgA metterle in vendita il figlio, uno scozzese. Il più grande desiderio della madre era quello di visitare paesi lontani come l’Australia, la Nuova Zelanda e l’America. Visto che in vita non ha mai potuto farlo, il figlio ha pensato di farle un regalo post-mortem, mettendo in vendita online le sue ceneri, sperando che qualcuno in quei paesi le voglia comprare. Glenn Beaton, risoluto nella sua iniziativa ha dichiarato che non trarrà nessun vantaggio economico dall’iniziativa. “Non riscuoterò il penny e in più le spese di spedizione delle ceneri saranno a carico mio”.

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