Fonte: Wired.it
5- Berlusconi Nobel per la Pace. Sul serio?
Quando nel settembre 2009 è apparso su youtube il videoclip ” La Pace può” in molti hanno pensato a uno scherzo. Ma è bastato notare che le votazioni erano state disattivate e che a fronte di 30.000 visualizzazioni i commenti erano solo 5 (e tutti positivi), per capire che quelli del comitato per il Nobel a Silvio Berlusconi facevano sul serio. Per peggiorare il tutto, il video è subito stato clonato e lasciato in balia del popolo della rete. Che ha risposto con migliaia di commenti (irriferibili).
4- Mastella e la guerra dei cloni:
Nel settembre del 2007 Mastella (allora Ministro della Giustizia) apre il suo blog personale, aggiunge messaggi con regolarità ma fa un imperdonabile errore: decide di mettere un filtro a maglie strettissime ai commenti. Ne riceve a centinaia, li legge in anteprima e ne pubblica pochissimi. La risposta della rete è immediata. In pochi giorni fioccano cloni del blog (es: http://clementepastella.blogspot.com/). Stessa grafica, stessa impaginazione, anche i post sono gli stessi pubblicati dal politico. La differenza? I commenti sono liberi. Il risultato? Nel giro di una settimana i blog clonati sono più frequentati dell’originale. Il blog chiuderà i battenti dopo pochi mesi…
3- Su facebook puoi sostenere Berlusconi, senza saperlo:
Sei giorni dopo il lancio della statuetta in piazza Duomo, alcuni utenti facebook si sono svegliati scoprendo di essere tra i membri di gruppi come “Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan di Massimo Tartaglia”, pur non essendosi mai iscritti al gruppo. Svelato il mistero, gli utenti si erano iscritti a gruppi di aste al ribasso e made in Italy, i cui nomi sono stati poi cambiati dagli amministratori. Una mossa che il popolo della Rete non ha digerito.
2-L’irreprensibile inglese di Francesco Rutelli:
Provate a scrivere “Rutelli” nel motore di ricerca di youtube. Il primo video che comparirà è quello con cui l’allora (2007) ministro dei Beni e delle Attività Culturali aveva deciso di salutare i visitatori del sito Italia.it. A causa della pessima pronuncia inglese e delle banalità snocciolate dall’ex Sindaco di Roma, questo clip è tutt’oggi uno dei più esilaranti a circolare in rete.
1- Letizia Moratti e il caso Sucate
Durante la campagna elettorale 2011 lo staff Twitter della Moratti era impegnatissimo a rispondere alle questioni sollevate dagli elettori Milanesi: le risposte erano però generiche ed elusive. Così un utente diffidente che voleva sottolineare l’automatismo delle risposte si è finto interessato ai problemi dell’immaginario quartiere di “Sucate” e di una “moschea abusiva” in “via Giandomenico Puppa”. Il povero addetto all’account di Twitter del sindaco non si è fatto sfiorare del dubbio e ha tempestivamente risposto. Il risultato è stato ovviamente lo scatenamento di una serie di sghignazzi online, e la nascita di una nuova competizione creativa intorno ai problemi del quartiere di Sucate.