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Posts Tagged ‘negazione olocausto’

Carriola

5) Lei non sa chi sono io!

Concorso pubblico per un posto di lavoro molto ambito da centinaia di giovani (Raccontata anche come esame, compito in classe, e chi più ne ha più ne metta…). E’ la prova scritta. Il presidente della commissione si raccomanda con i candidati che al suonare della campanella tutti i temi dovranno essere consegnati immediatamente. Suona la campanella e tutti consegnano tranne uno, il solito furbo. Il presidente della commissione lo ammonisce di consegnare subito il tema altrimenti dovrà annullarlo, ma il ragazzo continua a scrivere come se niente fosse. Passa un quarto d’ora, il giovane finisce il tema e si avvia verso la commissione tenendo il foglio in mano. Il presidente dice al ragazzo che era stato avvisato e che adesso il suo tema sarà annullato. Il ragazzo gli risponde dicendo “Lei non sa chi sono io”. Al che il presidente risponde “No, non so chi è lei e comunque non ha nessuna importanza”. “Oh, si che ne ha!” risponde il ragazzo, e così dicendo infila il suo compito in mezzo alla pila di centinaia di compiti degli altri candidati.

4) Lamette sugli scivoli

lametteSe fino a qualche anno fa aver un piccolo giardino in cui fare scorazzare i bambini fra una lezione e l’altra era senz’altro un punto a favore di una scuola, negli anni 80’ il terrore si è impadronìdei genitori facendoli scagliare con violenza contro i drogati portatori di morte. Il passatempo preferito degli eroinomani di tutta Italia era infatti quello di applicare lamette da barba con cura e perizia agli scivoli dei parchi giochi, non risparmiando i giardini privati, secondo la vecchia legge che vuole i tossicodipendenti al servizio della gerarchia comunista. In realtà questa leggenda è mutuata da un’altra Urban Legend diffusa nel nord Italia, che vedeva un pazzo aggirarsi per i parchi acquatici applicando, lungo gli scivoli delle piscine, alcune affilatissime lame da rasoio al fine di provocare dei tagli profondi e dolorosissimi alla schiena degli ignari natanti, una leggenda alimentata probabilmente da autentici fatti di cronaca come il misterioso “Jack Lametta”, autore di aggressioni di alcune donne della periferia romana nel 1983.

3) Scontrini per Carrozzine

scontrinoGirava effettivamente quando ero giovane (Ed aveva la mia incondizionata fiducia) ed ha rovinato la mia infanzia, in quanto raccoglitore poco abile di scontrini fiscali.La leggenda afferma che raccogliendo un Kg di scontrini e consegnandoli nelle mani affidabili del bidello Mario (I bidelli tendono incredibilmente a chiamarsi univocamente Mario, almeno nelle scuole Italiane) si sarebbe potuto donare una carrozzina ad un ragazzo paraplegico in difficoltà. Negli anni la leggenda ha assunto sfumature diverse, c’è chi raccoglieva stagnola (Per squagliare l’eroina?),  ignorando che fosse possibile acquistarla in comodi rotoli, chi codici a barre e chi altri incredibili oggetti comuni.

2) Olocausto? Cosa?

Leggenda giunta fino a noi direttamente dal Regno Unito. La BBC smentì la notizia (Confermando il fatto che fosse una leggenda metropolitana) ad Aprile 2007, dopo che la questione Cancellazione dell’Olocausto si era diffusa a macchia d’olio in tutta l’Inghilterra nei 3 mesi antecedenti l’annuncio. In cosa consisteva la leggenda? Sembrava che in alcune scuole, a causa della decisione presa da alcuni insegnanti Musulmani, fosse stato del tutto eliminato dal programma scolastico ogni riferimento all’Olocausto e alle Crociate. In altre scuole, situate in aree prevalentemente Musulmane, era stato cancellato l’olocausto dal programma di Storia, per evitare problemi e contrasti con i genitori dei ragazzi.

1) Tabacco per saltare la scuola

don+Camillo+e+PepponeDirettamente dal film “Don Camillo Monsignore… ma non troppo” nella testa degli studenti di tutta Italia, un metodo infallibile per procurarsi un febbrone indimenticabile e saltare un giorno di scuola, Leggenda o Realtà?

Testimonianze a giro per l’internet affermano infatti che masticando tabacco o tenendolo sotto le ascelle si possa effettivamente procurare un innalzamento della temperatura interna. C’è chi smentisce dicendo testualmente “Ho mangiato una sigaretta intera ma non mi è venuta la febbre” sempre dall’internet “Un mio amico alle superiori, per evitare una interrogazione, si è mangiato una sigaretta, dopo averla strofinata in un tubo di scappamento di un bus: gli è venuta la febbre, e si è mezzo intossicato. Potrebbe esserti utile, funziona”. Vale davvero la pena concedere una chance a questo nuovo metodo rivoluzionario.

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