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Posts Tagged ‘sfortuna’

quadrifoglio

Alt(R)a Fedeltà si traveste da Superquark e cerca di spiegare ai sui fedeli ascoltatori/Lettori i segreti di alcune credenze popolari riguardo la malasorte.

5) Perché il viola in Teatro porta male?

TeatroIl viola è il colore dei paramenti sacri usati durante la Quaresima. Nel medioevo venivano vietati, proprio in quel periodo, tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano per le vie o le piazze delle città. Ciò comportava per gli attori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi. Non potendo lavorare, le compagnie teatrali non avevano neanche i mezzi per procurarsi il pane quotidiano, ed erano costrette a tirare la cinghia.
Questo è il motivo per cui il colore viola è odiato da tutti gli artisti, in generale, ma è vietato soprattutto in teatro dove con il passare dei secoli è diventato vera e propria superstizione.

4) Perché il 17 porta male?

La cattiva nomea del 17 è dovuta al fatto che il in caratteri romani XVII è l’anagramma di VIXI, ovvero “Sono vissuto”. Si tratta quindi di un presagio di morte. Se poi il 17 è associato il venerdì, che secondo la tradizione cristiana è il giorno in cui è morto cristo, peggio ancora.

3) Perché rompere uno specchio porta Sfortuna?

specchiorottoGià prima dell’invenzione dello specchio si riteneva che ogni superficie riflettente fosse dotata di proprietà magiche. L’uomo preistorico che vedeva la propria immagine riflessa nell’acqua di un lago o di uno stagno poteva pensare che si trattasse di un altro sé. Di conseguenza, qualunque disturbo arrecato al riflesso poteva significare un pericolo per la propria salute. La credenza si rinforzò con l’arrivo degli specchi: qui, vedendo la propria immagine distorta e spezzata nei frammenti di uno specchio rotto, diventava anche più facile credere a possibili conseguenze negative.

Sette anni. Furono gli antichi Romani a decidere che uno specchio rotto avrebbe causato 7 anni di guai: esisteva infatti all’epoca una credenza secondo cui la vita si rinnoverebbe ogni 7 anni. Poiché uno specchio rotto significava che la salute era stata spezzata, si concluse che sarebbero stati necessari 7 anni prima di tornare sani come prima.

2) Perché passare sotto una scala porta male?

Il passare sotto una scala è considerato di cattivo auspicio e questa credenza ci arriva direttamente dagli antichi egiziani. Ritenevano infatti la figura del triangolo una figura sacra (es.le piramidi o simboli come l’occhio all’interno del triangolo).Una scala appoggiata ad una parete forma infatti con la parete stessa e il pavimento proprio un triangolo. Varcare questa figura (passando quindi sotto la scala) voleva dire inimicarsi la volontà degli dei.

1) Perché i gatti neri portano Sfortuna?

gatto_neroQuesto deriva dal fatto che i gatti neri venivano imbarcati sulle navi dei pirati perché considerati più abili nel dare la caccia ai topi; vederne uno per strada significava dunque che una nave pirata era nei paraggi. Inoltre, nel medioevo, bastava possedere un gatto nero per poter essere accusati di stregoneria ed essere condannati al rogo. Perché? Come spesso accade con i gatti anche questa leggenda affonda le proprie radici in un tempo lontano, il tempo dell’antico Egitto. Per gli Egizi molti animali avevano profonde valenze religiose. Il gatto era associato, tra l’altro, al culto di Iside, la dea che aveva il proprio regno nella notte.
La notte è il tempo del riposo, della vita animale che si sveglia e agisce di nascosto, dei boschi che vivono di mille movimenti furtivi e silenziosi. Di notte gli uomini sognano e i boschi respirano, le donne raccontano storie ai loro bambini per farli addormentare, la luna sorge e le stelle brillano rendendo il cielo denso di magiche luci. E’ un mondo misterioso e segreto, legato al femminile e alle divinità madri. E’ il mondo di Iside, come lo sarà poi di Artemide, Diana cacciatrice, per i Greci e i Romani: miti talmente simili da confluire l’uno nell’altro, perché in fondo si tratta di storie senza tempo.

Il gatto, e soprattutto quello nero, è l’animale più adatto ad affiancare la dea della notte. Nero, silenzioso e furtivo si muove nell’oscurità, caccia abilmente, ha occhi che brillano e, come la dea notturna, veglia mentre altri dormono. E’ sacro, ed è il prediletto di un culto che è sempre più diffuso soprattutto nelle zone rurali, dove le leggi della natura, l’alternanza di veglia e sonno e il ciclo delle stagioni hanno tanta importanza per la vita dell’uomo.

Con l’avvento del cristianesimo, però, qualcosa cambia. I culti pagani devono essere cancellati e se non è possibile estirparli vanno assimilati. Molti antichi dei divengono demoni, creature maligne da combattere, Iside per prima. E il gatto nero suo alleato segue lo stesso destino, non più sacro ma diabolico, maligno, pericoloso. E menagramo! Altrove si ritiene invece che fare del bene a un gatto nero serva a impedire che il demone in lui possa offendersi e a propiziarselo: in questo caso porta fortuna. Nasce così nei paesi anglosassoni l’immagine positiva del gatto nero.

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5) JOHN LYNE

john_175x125John Lyne, detto “Calamity John“, è considerato il più sfigato cittadino di Sua Maestà Britannica. Nella sua vita è rimasto coinvolto in 16 sciagure, tra cui un disastro minerario e 3 catastrofici incidenti stradali. E’ stato anche preso in pieno da un fulmine.

Da bambino cade da cavallo e, mentre rotola, un furgone consegne lo investe. Da teenager cade da un albero e si rompe un braccio. Di ritorno dall’ospedale, il suo autobus fa un incidente e lui si frattura lo stesso braccio, in un altro punto. Ovviamente tutto questo gli capita un venerdì 13.

Di se stesso dice: “Non c’è una spiegazione per tutto ciò, avrebbe potuto andare peggio e sarei morto”.

4) ABDUL RAHIM

guantanamo_guardNel Gennaio dell’anno 2000 fu arrestato in Afghanistan dai Talebani. Lo hanno torturato, bruciato con sigarette accese, gli hanno frantumato una mano, privato del sonno, mezzo affogato e appeso al soffitto per una parte del corpo che non nomineremo. Alla fine il poveretto dice ai Talebani quello che loro vogliono sentirsi dire e “confessa” di essere una spia al soldo degli Americani.

Nel Gennaio 2002 la prigione in cui Rahim veniva quotidianamente torturato fu catturata dalle forze USA. Date le circostanze Abdul avrà pensato che quello era il suo giorno fortunato, si sbagliava! Gli americani prontamente lo accusano di essere un terrorista di Al-Qaeda e inizia un nuovo ciclo di terribili torture.

Attualmente risiede a Guantanamo Bay ed è uno delle tante persone imprigionate senza alcuna prova concreta di colpevolezza.

3) IL MAGGIORE SUMMERFORD

fulmine3xd3de9Nel 1918, mentre sta combattendo nelle Fiandre, un fulmine lo sbalza da cavallo e lui rimane paralizzato dalla cintola in giù. Si trasferisce a Vancouver e nel 1924, mentre sta pescando, un altro fulmine colpisce l’albero sotto il quale è seduto e gli paralizza il lato destro del corpo. Si rimette nel giro di due anni e gli viene permesso di fare passeggiate nel parco. E’ proprio durante una di queste che – nel 1930 – l’ennesimo fulmine lo colpisce, rendendolo definitivamente paralitico. Muore nel 1932, ma non è finita. Quattro anni dopo, un fulmine cade nel cimitero dove è sepolto, distruggendo una sola tomba: la sua…

2) TSUTOMU YAMAGUCHI

tsutomu-yamaguchi-japanes-001Tsutomu Yamaguchi, giapponese di 93 anni, è l’unica persona su questo pianeta ad essere sopravvissuto a due bombe atomiche: è da notare il fatto che nella storia dell’umanità ne sono state smollate proprio due di atomiche, e lui se le è beccate entrambe. “Durante la seconda guerra mondiale, Yamaguchi era un progettista di petroliere dei cantieri navali Mitsubishi di Nagasaki. Il 6 agosto 1945 si trovava a Hiroshima, in trasferta ai cantieri locali. Quella mattina si era diretto verso la stazione, per prendere il treno per Nagasaki. Alle 8,15 fu scagliato a terra dall’esplosione. Rimase ustionato, ma sopravvisse. Il giorno dopo, con le ferite fasciate, andò a prendere il treno per tornare a casa, e vide Hiroshima rasa al suolo. La mattina del 9 agosto era di nuovo sul suo ufficio a Nagasaki. Il suo capo lo prese per matto quando raccontò che una sola bomba aveva distrutto Hiroshima. Poi, alle 11,02, Yamaguchi fu di nuovo scagliato a terra da un’esplosione atomica. In entrambi i casi, il tecnico giapponese si trovò nel raggio di tre chilometri dall’epicentro dell’esplosione (presupposto per essere riconosciuto reduce), ed in entrambi i casi se la cavò” corriere.it

1) FRANE SELAK

frane-selakFrane Selak, nato nel 1929 è un uomo croato, insegnante di musica, ormai famoso in tutto il mondo per la sua fortuna o sfortuna. Frane durante la sua lunga vita ha passato tantissime disavventure fin dai lontani anni ‘60.

Nel Gennaio 1962, per esempio, Selak stava viaggiando su un treno diretto a Dubrovnik da Sarajevo. Sfortunatamente il treno deragliò improvvisamente e precipitò in un lago ghiacciato. Selak riuscì a scappare e a raggiungere la riva del lago cavandosela con qualche frattura e un principio di assideraizone. I morti furono 17. L’anno seguente, mentre viaggiava da Zagabria a Rijeka, la porta dell’aeroplano sul quale si trovava si aprì inspiegabilmente . Diciannove persone morirono, Frane atterrò miracolosamente su una balla di fieno e non si fece praticamente nulla.

Nel 1966, si trovava a bordo di un autobus che si schiantò e precipitò in un fiume; quattro persone morirono, Selak riuscì ad uscirne illeso.

Nel 1970, riuscì a scappare prima che una perdita della pompa della benzina gli incendiasse l’auto.

Nel 1973, un’altra auto prese fuoco, Selak si bruciò parte dei capelli, ma l’incedio venne spento da una raffica di vento.

Nel 1995 venne investito da un autobus cittadino, ma ancora una volta i danni furoni lievi.

Nel 1996 mentre si trovava in una località di montagna, in prossimità di un tornante, venne costretto a sbandare da un camion delle Nazioni Unite in arrivo dalla carreggiata opposta; la sua macchina si ritrovò sul ciglio del burrone, Selak riuscì aggrappandosi ad un albero, con un balzo ad uscire dalla vettura , che pochi istanti più tardi cadde in un precipizio profondo 150 metri esplodendo.

A conclusione della sua vita (s)fortunata, nel 2003, l’anziano uomo ha vinto un milione di dollari alla lotteria croata, affermando: ” Sono sicuro che Dio mi abbia osservato da lassù in tutti questi anni.

L’uomo ha rifiutato di volare in australia per registrare uno spot di Doritos (una sorta di nachos), affermando che non ha bisogno di mettere ultriormente alla prova la sua fortuna.

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