5) Socrates de Oliveira
Nato in una famiglia benestante, Sócrates si laureò in medicina e fu per questo soprannominato “Il dottore“, senza però mai esercitare la professione di medico. Intellettuale apprezzato e fumatore incallito, iniziò la sua carriera sportiva nel Botafogo, militò poi nel Corinthians, di cui fu anche capitano. In questa veste si rese protagonista di un curioso caso di autogestione dei calciatori, noto come “Democrazia Corinthiana“: i giocatori rifiutarono l’autorità dell’allenatore e preferirono, per ben tre anni, allenarsi da soli. I grandi risultati sportivi conseguiti, seppur ottenuti con allenamenti durissimi in stile militare, resero Sócrates famosissimo e nel 1984 venne acquistato dalla Fiorentina dove non riuscì mai ad esprimersi ai suoi livelli, Vorreste mai aprire gli occhi sul tavolo operatorio e trovarvi di fronte il buon Socrates, sigaretta in bocca, pronto ad effettuare un trapianto di cuore su di voi?
4) Lele Martini
È il padre di Maria, Ciccio e Annuccia e figlio di Nonno Libero. Sempre impegnato con il suo lavoro da medico e sempre con la testa tra le nuvole, Lele ha a cuore i problemi dei suoi figli più della salute dei suoi pazienti. All’inizio della serie è vedovo da diversi anni della sua prima moglie, Elena (Forse morta durante un’operazione tenuta dallo stesso Lele), e si è ritrovato così da solo a crescere i suoi tre figli. Lele, a scapito dell’attenzione sul lavoro, riuscirà poi a dichiarare il suo amore alla cognata Alice, con la quale alla fine si sposerà e scapperà in Africa, lasciando i pazienti in balia di morbi, virus e pandemie. Non si sono mai avute notizie dei suoi pazienti, e oltretutto abbiamo il vago sospetto che questo Lele non sia veramente laureato in medicina, ma sia un lestofante che millanta una laurea in medicina che non ha mai preso…
3) Daniele Luttazzi
Dopo aver frequentato il Liceo-Ginnasio Statale “Vincenzo Monti” a Cesena, si iscrive alla facoltà di medicina dell’Università di Modena: scrive una tesi sperimentale sulla eziopatogenesi autoimmunitaria della gastrite atrofica e la consegna senza discuterla, rifiutando quindi la laurea, per protesta contro le baronie universitarie. E’ laureato dunque? Mistero…
Ciò non toglie che qualche dubbio nel farmi mettere le mani dentro da Daniele Luttazzi ce l’avrei…
2) Umberto Scapagnini
Possiede il segreto della vita eterna, o almeno così si dice in giro. Laureato in medicina nel 1965, libero docente in neurofarmacologia nel 1968 e nel 1972 specialista in neuroendocrinologia; dal 67 al 73 ricercatore e successivamente docente presso l’Istituto HAYMANS dell’Università di Gand (Belgio), la YC Medical Center di San Francisco, California e docente al MIT di Boston. Consulente della NASA dal ’69 al ’75. Buon curriculum, ma oltre alle indubbie capacità di Sindaco (Cratere nelle finanze del comune di Catania, condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per delle irregolarità nella concessione di contributi previdenziali Nel luglio 2008 risulta indagato, assieme ad altri 40 funzionari comunali, per il buco di bilancio creato durante i suoi otto anni di amministrazione, la carica di deputato gli concede l’immunità alla condanna dal 2 maggio 2008), vi mettereste mai nelle mani di un medico che afferma (Riguardo al Premier): «ha un sistema di tipo neuro immunitario veramente straordinario per cui niente mina la sua salute» e che egli è «tecnicamente immortale».
1) Krishna Rajanna
(Fonte: Strano ma Vero) “Credevo di aver visto di tutto nella mia vita, almeno fino a quando non ho iniziato ad indagare nella clinica di Krishna Rajanna. E’ stato uno choc per me”, queste le parole del detective William Howard, che ha fatto le macabre scoperte nell’ospedale privato dove il medico effettuava gli interventi di interruzione di gravidanza sulle sue pazienti. Rajanna era già incappato nella giustizia nel biennio 2000-2001, per aver prescritto esami e farmaci scorretti ai malati, e per questo ha dovuto pagare una multa.
Tutto questo però sembra un’ inezia se paragonato a ciò che Howard ha avuto modo di osservare nella “clinica degli orrori”. Secondo alcune testimonianze rilasciate dagli impiegati dell’ospedale, il medico avrebbe mescolato nel suo pranzo, riscaldandolo nel microonde, un feto che era stato conservato in frigorifero, proprio accanto agli altri generi alimentari. Rajanna ha respinto tutte le accuse, ma alcuni particolari agghiaccianti sembrano dipingere una situazione davvero terribile.
Le condizioni della clinica in cui il detective ha effettuato le indagini erano più che anti-igieniche. Appena varcata la soglia, ha descritto lo stabile come “un ambiente scuro, con poca illuminazione, e dall’odore sembrava che le pareti fossero ammuffite”. Inoltre i rifiuti pericolosi, che dovrebbero essere normalmente accantonati in luoghi sicuri, erano accatastati ovunque. La “stanza della procedura” , dove venivano effettuati gli interventi sulle pazienti, era molto lontano dall’essere sterile: sul pavimento c’erano macchie di sangue seccato e gli strumenti chirurgici venivano lavati nel bagno del personale. “Il Dott. Rajanna difettava nell’igiene personale”, aggiunge ancora il detective:”I suoi capelli erano sudici ed i suoi vestiti erano sempre spiegazzati e macchiati”. E altro particolare disgustoso, proprio all’entrata nella clinica Howard aveva notato la carcassa di un topo morto. Nonostante questi “dettagli”, il Governatore Kathleen Sebelius ha fatto sapere che gli standard di igiene delle cliniche non devono essere decisi dalla polizia ma da un team di esperti.
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