Generational Movies Edition
Fonte: Kidzworld
E’ difficile fare un buon film, ma è ancora più difficile fare un buon remake; i peggiori? Ecco per voi una pratica classifica riarrangiata da Alt(R)a Fedeltà, i film in questione, data la fonte, sono in massima parte classici Giovanili.
#5. Dirty Dancing: Havana Nights
L’anno è il 1958. Una figlia di papà va in vacanza a Cuba. A cuba si sa, si balla. All’improvviso, dal nulla, appare Patrick Swayze (Ma non siamo a Cuba? Nel 1958?). I peggiori remake, così come i peggiori sequel, provano a riprodurre quanto di buono c’era nell’originale, fallendo miseramente. Bene, “Havana Nights” colpisce il bersaglio in pieno centro, la cosa migliore? Non c’è Jennifer Grey, nè “I’ve had the time of your life”, in compenso c’è Diego Luna, e una certa Romola Garai.
#4. The Next Karate Kid (Karate Kid IV)
Sarà ripetitivo, ma un regista deve averlo bene in mente: provare a fare un film, senza la star del film originale, ripercorrendo la storia dell’originale, senza nulla di nuovo, non funziona, non ha mai funzionato. Questo film non fa eccezione, Hilary Swank vincerà 2 Oscar, ma qui non c’entra niente nel ruolo di Julie-san, un maschiaccio con problemi di rabbia repressa, volete mettere Ralph Macchio? Insomma una raccolta di clichè sulle arti marziali senza capo né coda, scena madre? I monaci che giocano a bowling bendati….
#3. Son of the Mask (The Mask 2)
Da dove cominciare? The Mask era il film-contenitore perfetto per le smorfie e la fisicità di Jim Carrey, oltre che la prima apparizione (E che apparizione!) mainstream di una certa Cameron Diaz. Sfortunatamente (Chi l’avrebbe mai detto!) Jamie Kennedy non è Jim Carrey, e the Mask 2 naufraga in un mare di noia. L’unico personaggio decente è il cane e in generale questo sequel pensoso è la prova fatta film che gli effetti speciali non possono supplier alla mancanza totale di una trama…
#2. Scemo e più scemo: Iniziò così…
Non sfidate la perfezione! La persona che ha pensato ad un prequel di Scemo e più scemo dovrebbe lavorare come addetto alle patatine fritte in un McDrive nel mezzo del Nebraska. Come potevano due illustri sconosciuti (Derek Richardson e Eric Christian Olsen) riprodurre la performance comica di due attori giganteschi, prestati alla commedia demenziale? Cosa vuoi ottenere? Una lagna, irritante e assolutamente NON-Divertente
Un solo dato è certo, non si può fare un sequel di un film di Jim Carrey, senza Jim Carrey.
#1. Batman e Robin
George Clooney potrebbe candidarsi come presidente del consiglio, o presidente degli USA, e la gente non batterebbe ciglio, ma non si può, non si può in nessun modo, indossare un costume da Batman con i capezzoli senza incorrere nelle ire dei fan e nel tentativo di distruzione di uno dei supereroi più importanti della storia del fumetto. Schumacher prova (Grazie a Dio, e a Christopher Nolan, senza successo) ad uccidere la storia di Batman sul grande schermo con un film assurdo, un cast stellare: Clooney appunto, la Thurman, Il governatore della California, l’allora strafamosa Alicia Silverstone, Chris O’Donnell, un risultato da film di Uwe Boll. Largo al Merchandise e al secondo regista più sopravvalutato della storia di Hollywood.
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